23 maggio, festa della legalità: le idee del passato camminano sulle gambe del futuro


 
AURORA MAJURI, 3B. Per il 23 maggio, festa della legalità, la scuola primaria e secondaria di Corleone, Brolo e Misilmeri, l’Istituto superiore “Di Vincenti” (Agraria) ed il Liceo musicale “Don Colletto” di Corleone hanno animato la villa comunale con canti, balli, brani, ma anche momenti di riflessione volti a commemorare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutti i caduti a causa della mafia.

La giornata ha avuto inizio con il corteo partito dalla scuola media e dalle sue stupende gradinate, soprannominate «scalinate della pace e della legalità». Gli alunni sfoggiavano animatamente cartelloni e lenzuoli da loro realizzati nei giorni antecedenti a questo grande evento.


A loro si sono uniti gli studenti delle scuole elementari che, con i loro cappellini colorati ed animi giocosi, hanno conferito un tocco di colore e di allegria in più e tutti insieme a passo lento, ma vivace hanno risvegliato le strade principali di Corleone, ancora dormienti.


Al loro arrivo, Piazza Falcone e Borsellino è stata riempita dal vispo e brioso animo che caratterizza i giovani. Il corteo era seguito da una banda di majorette costituita dai bambini di cinque anni che hanno dato il massimo per dimostrare le loro abilità riuscendoci a pieno, ma principalmente divertendosi, come si poteva dedurre dal sorriso che irradiava il loro viso, arrossato a causa del caldo!


La manifestazione è cominciata con i saluti da parte del dirigente scolastico, del sindaco di Corleone e del sindaco dei ragazzi ai cittadini corleonesi ed alle classi di Brolo e Misilmeri. Subito dopo le majorette hanno deliziato gli spettatori con un breve flash mob.


Dopodiché l’Orchestra Secondaria di I grado ho dato prova delle conoscenze acquisite durante l’anno eseguendo in modo del tutto professionale ben 4 brani accompagnati da un abilissimo coro. Fra un’esibizione e l’altra il tempo veniva scandito da alunni di tutte le scuole che leggevano racconti, poesie o citazioni inerenti al concetto «legalità e pace», alcuni tratti da brani che ne parlano, altri da giudici o dagli stessi Falcone e Borsellino. Il tutto è stato fatto in una bellissima giornata di maggio con il suo tipico sole radioso, forse un po’ troppo, ma che ha reso questo giorno ancora più bello!


Ho sempre preso parte a questo importantissimo giorno e sono sempre stata affascinata da come ogni anno, lo stesso giorno, alla stessa ora si commemora con costanza e con lo stesso entusiasmo, che ogni anno sembra crescere, qualcosa che periodicamente riporta alla memoria ciò che è successo e che non dovrà rimanere solo un ricordo passato, ma un episodio che ci insegna che “si vis pacem, para iustitiam” (se vuoi la pace, prepara la giustizia). L'evento è sempre tutto curato nel dettaglio ed immagino solo positivamente come potrà diventare a distanza di anni se si continua ad innovare l’annuale performance. 

Tengo a ricordare che questo non deve essere un giorno in cui vengono ricordati certi valori per poi essere dimenticati l’indomani. Deve essere una ricorrenza in cui vengono messi in primo piano, ma devono essere caratteri fondamentali del nostro quotidiano.

 

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